Il motore alternativo, si caratterizza per la tipologia del suo ciclo di funzionamento in motore a ciclo otto (detto comunemente a scoppio) e motore a ciclo Diesel. I motore inoltre possono essere a 2 o 4 tempi.
Con lo scopo di stabilire i campi di impiego più indicati per ciascuna
categoria di motore, conviene effettuare un confronto tra le prestazioni
offerte dai principali tipi appena visti - motori a quattro tempi e a due tempi.
La prima differenza che appare evidente in un confronto tra le caratteristiche
del motore Otto e quelle del Diesel, è costituita dal più elevato peso di
quest'ultimo, in rapporto alla potenza sviluppata.
Questo fatto deriva principalmente dai più elevati rapporti di compressione
necessari per portare la pressione e la temperatura dell'aria a valori sufficientemente
elevati da fare autoaccendere il combustibile, nel momento in
cui viene iniettato nel cilindro. Gli organi del motore devono essere
dimensionati per resistere a valori di pressione pressoché doppi in fase di
compressione e di combustione, per cui risultano necessariamente (a parità
di materiale usato) più pesanti. Se si tiene poi presente il fatto che nel
Diesel si fa minore uso delle leghe leggere (per problemi di resistenza meccanica
e di durata dei componenti e che la potenza specifica per unità
di cilindrata è nettamente più bassa, si comprende come tale differenza sia ulteriormente esasperata,
portando il rapporto peso/potenza del Diesel a valori circa tripli di
quelli dell'Otto.
Ulteriore svantaggio del Diesel, è la qualità della combustione che lo caratterizza, che tende ad innescare
vibrazioni nella struttura del motore, rendendolo più rumoroso e
facendo si che la sua installazione risulti più difficile e costosa. I vantaggi del motore Diesel sono invece: 1. ha un migliore rendimento globale 2. utilizza dei combustibili (gasolio, olio combustibile, ecc.) meno
pregiati da un punto di vista energetico, perché la loro produzione in
raffineria richiede un minor dispendio di energia o hanno talvolta il
carattere di residui di altre lavorazioni. Questo aspetto, unito ai minori
consumi specifici di combustibile evidenziati al punto precedente, contribuisce
ulterionnente a rendere più economica la gestione del motore.
Ne deriva che il Diesel trova un suo naturale campo di applicazione
in tutti quei settori in cui il costo di esercizio del motore risulta prevalente
rispetto ai problemi di peso e di ingombro. Questo ha fatto
sì che il Diesel coprisse la gamma delle potenze medie ed alte, tipiche
dei motori a combustione interna, affermandosi principalmente
come mezzo di propulsione nel settore dei: trasporti industriali su
strada, mezzi agricoli, macchine per il movimento
terra, mezzi ferroviari e navali; nonché
come generatore di potenza in impianti fissi.
Il motore Otto risulta, invece, particolarmente indicato per coprire il
campo delle basse potenze, trovando impiego in tutte quelle applicazioni
(mezzi di trasporto leggeri ed impianti mobili di bassa potenza)
dove i fattori: elevata potenza specifica,
leggerezza, contenute dimensioni e dolcezza di funzionamento, risultano
prevalenti.